A Casa Tutti Bene 2 intervista con Paola Sotgiu, Alessio Moneta e Valerio Aprea che non è mai uscito dal personaggio…
Le 8 puntate della seconda stagione disponibili dal 5 maggio su Sky
La seconda stagione di A Casa tutti Bene debutta su Sky Serie, NOW in streaming (sempre disponibile on demand) da venerdì 5 maggio 2023 con i primi due episodi. In occasione della presentazione della serie abbiamo incontrato i “Mariani”: Paola Sotgiu, Valerio Aprea e Alessio Moneta.
Paola Sotgiu è Maria Ristuccia in A casa tutti bene, vedova Mariani, sorella di Pietro, colei che aiutò Alba a nascondere il segreto che è stato al centro della prima stagione ed è per questo che Pietro, una volta scoperta la verità, ha deciso di inserire nel testamento anche i Mariani che hanno così il 49% del ristorante San Pietro. Maria ha due figli Sandro interpretato da Valerio Aprea, è il maggiore, affetto da Alzheimer e Riccardo (Alessio Moneta), la pecora nera della famiglia che cerca di rimettere la testa a posto. Nel corso dell’intervista Valerio Aprea non esce dal personaggio di Sandro, caratterizzando tutta la chiacchierata con la sua solita ironia.
“Maria ce l’avevo dentro, ci avevamo lavorato l’anno prima. Una donna frustrata, sempre frustrata, magari più ricca” spiega Paola Sotgiu parlando del suo personaggio nella seconda stagione, preoccupata per un figlio “che sta male e l’altro che è un po’ birichino“. Il personaggio di Sandro “non ho dovuto far niente per realizzarlo è un documentario” scherza Valerio Aprea “vado a braccio“. Alessio Moneta anticipa come ritroviamo Riccardo e “dopo un inizio positivo le componenti negative prendono il sopravvento“.
“Una serie massacrante” dice Paola Sotgiu “sennò non funziona, bisogna fare quello d’altra parte siamo professionisti, per me è la seconda stagione è stata più semplice. Nella prima rodarla è stata un percorso più difficile. Muccino ha tutto chiaro in testa, arrivi lì e lo fai”. “Sennò so botte” scherza Aprea. Moneta sottolinea come il regista ti spinge “a tirar fuori ogni fibra di verità, è stancante ma la verità che cerca alla fine esce“.
Abbiamo infine chiesto se dal loro punto di vista la serie ha delle caratteristiche tipicamente italiane e forse anche romane per veracità, vigore “forse si” dice Moneta “questo modo di esprimere un certo tipo di sentimenti anche gesticolando“. “Non sono così sicura è anche molto internazionale perché la famiglia è dove nascono più guai in assoluto, il pubblico vede la propria realtà nella serie, è molto realistico, forse non solo italiano“.